ELEZIONI TREVISO 2023 14-15 MAGGIO
LISTA : MOVIMENTO 5 STELLE
Sostiene il candidato sindaco Maurizio Mestriner
nell’ordine i 32 candidati consiglieri:
Giuliano Guidotto link fb
Olimpio Zanchetta
Valentina Manente link fb
Gianni Pietro Girotto link fb
Michele Schiavinato
Silvia Sottana link fb
Giulio Zotti link fb
Isaac Lodi Casagrande link fb
Beatrice Della Siega link fb
Carlo Righetto link fb
Giuseppe Vanzella link fb
Lara Pianta link fb
Adriano Rachello
Salvatore Orlando link fb
Matteo Gatto
Alessandro Bandiera
Maurizio Mondi
Silvia Rizzato
Luigi Capoani
Raffaele D’Agostino Amoroso
Raffaella Stefani
Gemma Savastano
Gennaro Vietri
Michele Paon
Enrico Lantero
Diego Pavan Michielon
Isabella Gnes
Federica Corrente
Massimo Vernier
Bruno Polli
Valentina Prosperini
Carla Gabriela Conrrad
CLICCA QUI PER CASELLARIO E CURRICULUM IN ORDINE ALFABETICO DEI NOSTRI 32 CANDIDATI CONSIGLIERI

Movimento 5 Stelle
Treviso
Un progetto per la città – Elezioni Amministrative 2023
14-15 maggio 2023
Il progetto politico del M5S per il futuro di Treviso è il risultato dell’ascolto dei tanti cittadini, associazioni, donne e giovani che in questi anni hanno condiviso idee e proposte, segnalato problematiche da risolvere per una città migliore.
Un “progetto aperto” che diventa programma, dove le persone possano trovare risposte adeguate alle loro richieste, e sia reale la partecipazione democratica e trasparente di tutta la città.
1. ENERGIA ECOLOGIA AMBIENTE
- Energia pulita e condivisa
- Forestazione urbana
- Osservatorio sul Paesaggio
- Il Sile
- Cemento saldo zero
- Decostruzione generativa
- Acqua pubblica rete idrica pozzi e fognature
INCIPIT
Realizzare vere “Politiche di Democrazia Energetica” significa sostenere tutte le azioni che permettano ai cittadini di attivare interventi nelle proprie abitazioni e luoghi di lavoro per il risparmio energetico e la transizione ecologica. L’amministrazione comunale quindi dovrà supportare amministrativamente, con adeguato potenziamento delle risorse umane dedicate, tutti gli uffici impegnati nell’assolvimento ed espletamento delle pratiche necessarie a tal fine, con l’assunzione di personale specializzato. Promuovere e sostenere le “Comunità Energetiche”, condividere a tal fine informazioni ed azioni di formazione per i cittadini e le aziende realizzando, ovunque sia possibile e sostenibile, impianti di fotovoltaico che partecipino alle comunità energetiche e condividano con i cittadini l’energia messa in rete a supporto di famiglie e associazioni. Un’ azione circolare che migliora l’ambiente, la qualità della vita, allevia le spese mensili delle famiglie e combatte la povertà energetica.
Treviso è terra di risorgive e fiumi di rara bellezza, patrimonio straordinario di tutta la comunità, il paesaggio fluviale deve essere tutelato, il Sile è tra le ricchezze naturali più importante della città di Treviso.
L’idea della piantumazione di cinture verdi con alberi e vegetazione, adatta alle caratteristiche del territorio, ha da sempre una grande importanza.
Non bastano quindi le cosiddette “architetture verdi” che prevedono nelle città del futuro edifici ricoperti di vegetazione, serve una vera e propria pianificazione e regolamentazione del verde urbano, che preveda il mantenimento dei viali alberati, spesso vittime di potature e capitozzature aberranti e la piantumazione programmata di essenze ed alberature autoctone.
Quindi mantenimento delle siepi e dei prati dove possibile, degli alberi nei parchi e nelle aree verdi di completamento delle zone cittadine, dedicando ai nuovi nati le nuove piantumazioni.
Energia Pulita e Condivisa
Abbassiamo le bollette energetiche dei trevigiani.
Creiamo in ogni quartiere Comunità Energetiche, tramite iniziative dove il Comune si presenterà capofila, mediante l’utilizzo dei fondi pubblici esistenti (come hanno già fatto altri Comuni), per realizzare auto-generazione, distribuzione e autoconsumo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Questo progetto vuole realizzare Reti di condivisione energetica integrate mettendo in rete gli edifici pubblici, religiosi, privati e le aziende private. L’energia autoprodotta verrà autoconsumata sul posto e scambiata tra i partecipanti della Comunità, percependo l’incentivo ventennale che lo Stato ha disposto.
Gli incentivi ricevuti saranno redistribuiti in progetti di quartiere.
La sostituzione delle centrali termiche, alimentate da combustione di fonti fossili, con più moderne pompe elettriche di calore sarà incentivata.
Creiamo lo Sportello Energia. Il Comune, gratuitamente, offrirà un servizio a cittadini e imprese per aiutarli ad affrontare la crisi energetica, fornendo tutte le informazioni su bandi nazionali e regionali di miglioramento energetico e ambientale, buone pratiche da seguire, aiuto nella lettura della bolletta, su come monitorare i consumi e su come muoversi nel mercato libero.
Forestazione Urbana
Proponiamo la programmazione annuale di misure atte a garantire il miglioramento dei livelli di polveri sottili diffuse nell’ambiente ed il miglioramento della salute e qualità della vita mediante:
– la valorizzazione delle aree verdi esistenti;
– la piantumazione di nuovi alberi per ogni nuovo nato o bambino adottato nel Comune;
– la realizzazione di nuovi boschi urbani diffusi in ogni quartiere.
Proponiamo incontri con CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), affinché si possano trovare dei metodi incentivanti per i coltivatori a piantumare, nei periodi di riposo/rotazione del terreno, piante dal ciclo di vita breve, ma dall’alto potere assorbente delle polveri inquinanti nell’aria.
Il Comune, inoltre, fornirà gratuitamente fiori “amici delle api” da seminare nei terreni e negli orti; ogni ape è un dono solidale che cura la terra e deve convivere solidalmente con l’uomo. Attiveremo un progetto di ApiSentinella dell’ambiente, arnie distribuite nel territorio con la funzione di centraline per monitorare l’inquinamento, destinando all’analisi chimica periodica il loro prodotto.
Convenzione europea sul paesaggio
Il programma del M5S in ambito urbanistico riflette i principi fondanti della Convenzione europea sul paesaggio – della quale l’Italia è paese firmatario –, quali il desiderio di pervenire ad uno sviluppo sostenibile fondato sul rapporto equilibrato fra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente. Elemento chiave della Convenzione è la sua applicabilità a tutte le parti componenti un territorio; concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali (centro storico, parco fluviale, ecc.) sia i paesaggi della vita quotidiana (quartieri) sia i paesaggi degradati (aree industriali e artigianali semi abbandonate, caserme chiuse, ecc.).
Per perseguire tale obiettivo verrà istituito un osservatorio sul paesaggio, in collaborazione con le associazioni ambientaliste del territorio quali, ad esempio, Italia Nostra, Legambiente, Fai.
La funzione di tale osservatorio aiutato dalla partecipazione di associazioni, scuola e imprese green sarà anche di coordinamento ecologico e sviluppo di progetti innovativi per una Treviso Fuori dal Fossile che punta al miglioramento dell’ambiente con le migliori pratiche del patto verde europeo.
Il Sile e la sua gestione
In collaborazione con i nostri consiglieri regionali puntiamo alla chiusura di un ente che negli ultimi trent’anni non ha soddisfatto le esigenze per le quali era stato creato, ovvero l’Ente Parco del Sile, ma è diventato talvolta un parcheggio per politici.
Proponiamo al posto dell’ente un “contratto di fiume” serio ed efficace, guidato da persone altamente qualificate che si relazionino con l’osservatorio sul paesaggio, che vigilino su tutte le zone a parco di terra e fluviale.
Sarà inoltre cura dell’Amministrazione porsi parte civile nel chiedere la verifica dei conti dell’Ente fino ad oggi operante.
Cemento saldo zero
Puntiamo a incentivare i crediti edilizi: per ogni nuova costruzione servirà una demolizione e una rinaturalizzazione di pari superficie. In questo modo le aree degradate riacquisterebbero valore e sarebbe possibile ottenere una rigenerazione urbana.
Stop ai grandi centri commerciali! Il vero centro commerciale di Treviso deve essere il suo centro storico. Diciamo basta ai nuovi centri commerciali in periferia (e agli ampliamenti degli stessi). I centri commerciali uccidono le piccole e medie attività commerciali già esistenti sia in centro che in periferia. Valorizziamo i negozi di prossimità e promuoviamo il modello di “città 15 minuti”.
Decostruzione generativa
In Veneto ci sono circa 92mila capannoni dismessi, in provincia di Treviso indicativamente sono 15mila carcasse di capannoni inutili. Con l’aiuto del progetto già attivo, promosso da Assindustria in collaborazione con le CCIAA e BIM Piave, progetto chiamato “CapannoniOnOff”, cercheremo di rivitalizzare il territorio tramite riqualificazione, riuso o demolizione. Sarà nostro compito puntare a un nuovo modello di benessere, rimediare allo sviluppo caotico del passato che ha levato respiro alla terra.
È necessario affrontare il fenomeno dei “buchi neri”: complessi immobiliari, singoli edifici, aree commerciali e artigianali abbandonate, inutilizzate, in stato di degrado. Si tratta di edificazioni che si trovano in centro storico e nei quartieri, nelle zone residenziali e in quelle a destinazione artigianale e industriale.
Sono necessarie proposte puntuali di recupero e progetti organici per restituire alla città il suo enorme patrimonio edilizio, storico, artistico.
Acqua Pubblica Rete Idrica Pozzi e Fognature
Molti dei pozzi/fontane in città sono a getto continuo, è un inaccettabile spreco d’acqua. Si propone un censimento per poter valutare interventi atti a combattere lo spreco.
Promuoviamo il recupero dell’acqua piovana, la creazione di invasi di raccolta e di cisterne per edifici. Avvieremo uno studio di fattibilità per il miglioramento delle acque dei fiumi e canali che circondano e nutrono l’ambiente di Treviso, coinvolgendo Legambiente, Consorzio Contarina e ricercatori.
Tutta la rete idrica ha inefficienze e perdite inaccettabili, circa il 40% dell’acqua trasportata va persa nel tragitto dei condotti; serve un piano di manutenzione straordinario per salvaguardare il bene più prezioso che è l’acqua.
L’amministrazione promuoverà l’installazione di nuove “casette dell’acqua”, attualmente in numero insufficiente rispetto agli abitanti.
Gran parte della città non è coperta dalle fognature. In molti casi queste ci sono, ma non sono collegate fra loro. Dove la rete è presente, spesso ha bisogno di manutenzione.
Verrà proposto un piano pluriennale (in considerazione della spesa) per il completamento e la manutenzione della rete esistente, a partire dai quartieri non centrali. Il centro storico avrà invece bisogno di un piano speciale, in quanto le difficoltà per la realizzazione sono oggettive e necessitano di piani particolari.
Un’idea che valuteremo è relativa alla possibilità di proporre ad ATS – che ha competenza sulle fognature – di avviare i lavori e di accendere un mutuo/finanziamento che sarà garantito dal Comune di Treviso con beni di sua proprietà.
Come amministrazione ci impegneremo a non utilizzare sul verde pubblico erbicidi e altri pesticidi di sintesi; promuoveremo inoltre questa pratica presso i privati organizzando appositi incontri informativi.
2. MOBILITA’ E TERRITORIO
- Mobilità cittadina
- Sicurezza stradale
- Trasporto pubblico
- Pedonalizzazione
- Parcheggi
- Mobilità dolce
- Aeroporto
- Pedibus
- Grande Treviso
INCIPIT: La forma stessa della città storica impone scelte di pianificazione urbana che attuino un cambiamento radicale della mobilità. Da una mobilità a dir poco selvaggia ad un progetto sostenibile con obiettivi a breve e lunga scadenza per risolvere i problemi del traffico veicolare privato, dei parcheggi, delle piste ciclabili e delle zone pedonali, nel rispetto del centro storico, della qualità dell’aria e della sostenibilità economica e sociale.
Gli incidenti stradali che coinvolgono persone a piedi costituiscono un problema del quale occorre decisamente prendere coscienza e l’amministrazione comunale Trevigiana di questo aspetto ne deve tenere conto
La pianificazione del trasporto urbano ed extra urbano richiede investimenti importanti per la progettazione e realizzazione di servizi ai cittadini che permettano l’attraversamento della città, il collegamento con la periferia ed i suoi quartieri densamente popolati.
Mobility Manager esperti e preparati, che, con il coordinamento e la realizzazione di tavoli tecnici, previo l’ascolto dei residenti, siano operativi per offrire adeguate soluzioni, dalla messa in sicurezza delle strade ad alto scorrimento alla realizzazione di zone a traffico limitato soprattutto nelle vicinanze degli edifici scolastici, alla realizzazione di una rete collegata in tutta la città di piste ciclabili e percorsi sicuri per le persone disabili ed anziane.
Sono fondamentali i collegamenti pubblici con l’ospedale, le case di cura, i distretti sanitari che dovranno essere serviti da mezzi pubblici adeguatamente attrezzati anche al trasporto di persone anziane e con disabilità. Il rinnovo dei mezzi per il trasporto pubblico, con mezzi meno inquinanti e confortevoli per gli utenti, la riprogettazione della stazione degli autobus in un’area più consona alla sua funzione e in collegamento diretto con la stazione ferroviaria di Treviso, sarebbe l’anello di congiunzione di una intermodalità sostenibile e funzionale all‘intera città, sia con l’aeroporto che con le maggiori arterie stradali del territorio.
La messa in sicurezza idrogeologica della città passa attraverso la realizzazione indispensabile dell’adeguamento della rete fognaria, per la messa in sicurezza sanitaria di tutta la cittadinanza.
Mobilità cittadina
Treviso è una delle città più inquinate d’Italia. È quindi necessario investire nel sistema del trasporto pubblico e nella mobilità dolce, per far diventare Treviso una città davvero turistica da vivere.
È necessario, nel centro storico come nei quartieri, porre al centro dell’attenzione modalità di spostamento ecosostenibili, fondate principalmente sull’utilizzo del mezzo pubblico, delle biciclette e sulla possibilità di spostarsi piacevolmente e in sicurezza a piedi.
Nell’ambito di un complessivo ripensamento del piano del traffico, riteniamo che progetti come IVLottoTangenziale e TerraglioEST, se non possono essere bloccati, debbano essere ridimensionati ad unica corsia di marcia, come strade a scorrimento veloce, prevedendo contestualmente opere di mitigazione ambientale.
Va negoziata la costruzione di nuove piste ciclabili in accordo e collaborazione con il terzo settore delle associazioni del territorio.
L’anello cittadino esterno, attorno alle mura, è diventato una rotonda per smaltire il traffico nelle direzioni nord-sud ed est-ovest, le condizioni di traffico cresciute negli anni sono arrivate a un livello insostenibile.
Si devono adeguare e modernizzare l’Onda Verde e i sensori ai semafori alle esigenze attuali del traffico in tutte le zone comunali, non solo per l’anello cittadino PUT. È necessario disporre un programma di studio dei flussi per proporre ai cittadini alternative viarie.
Messa in sicurezza delle strade
È urgente la messa in sicurezza delle arterie, soprattutto fuori dal centro, le più pericolose, attraverso:
– sistemi di rallentamento degli autoveicoli (in particolare con tratti stradali rialzati ad alta visibilità)
– sistemi di protezione delle piazzole di sosta degli autobus
– l’adozione di zone con limite velocità di 20-30km/h
– la migliore manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale, adozione di conta secondi ai semafori
– l’adozione di autovelox, in casi estremi, sentiti i residenti di quartiere.
Poniamo l’obiettivo di portare Treviso “città 30 km/h”, per dare maggiore sicurezza, minor inquinamento di polveri e acustico, ridurre la dipendenza dall’auto e quindi poter ridisegnare lo spazio stradale con più marciapiedi e piste ciclabili, più verde e spazi pubblici condivisi. Rendere tutti i passaggi pedonali fruibili da qualsiasi persona. Treviso più accessibile e più resiliente.
Trasporto pubblico
Le linee degli autobus non rispondono più alle esigenze dei cittadini (e dei turisti) di oggi: è indispensabile svecchiare i mezzi, verificando la possibilità di sostituirli con veicoli elettrici, un ripensamento dei collegamenti, in particolar modo con periferia, stazione, ospedale, aeroporto.
Bisogna coprire tutte le fasce orarie, anche serali e non ci possono essere sospensioni del servizio nei giorni festivi. È necessario migliorare il servizio in orario scolastico per evitare il sovraffollamento dei mezzi.
Prevedere una nuova autostazione HUB principale del trasporto pubblico fuori dal centro.
Una proposta potrebbe essere l’area del mercato ortofrutticolo: ciò consentirebbe anche di creare un punto di interscambio dei mezzi più pesanti fuori dal centro città e offrirebbe l’occasione per la realizzazione e il miglioramento di collegamenti bus fra quartieri non centrali di Treviso. L’area della stazione piazzale Duca d’Aosta e Lungo Sile Mattei resterebbero snodi secondari e alleggeriti del traffico pesante, ritornando vividi presidi di servizi al cittadino come uffici e commercio.
Ove possibile, istituzione progressiva di corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici in determinate fasce orarie. Tale soluzione, applicata al PUT, renderà conveniente in termini di tempo ed economici la scelta del mezzo pubblico in alternativa a quella del mezzo privato.
Istituzione di una linea circolare di autobus elettrici sul PUT, che svolga la funzione di navetta ad alta frequenza, al servizio di chi lascia l’auto nei parcheggi esterni alle mura.
Estensione della possibilità di viaggiare gratuitamente sugli autobus navetta per chi lascia l’auto nei parcheggi scambiatori.
Aprire un tavolo con MOM per rivedere le tariffe degli abbonamenti (anche per i non residenti) al fine di ampliare il numero di abbonati e individuando tariffe agevolate per famiglie, anziani e studenti e lavoratori.
Premiamo gli abbonati al trasporto pubblico, sviluppando una raccolta fondi tramite sponsorizzazione/pubblicità sul trasporto pubblico per creare un fondo lotterie premiante per gli abbonati.
Aumentare la quantità di mezzi pubblici veramente accessibili ai disabili in carrozzina e sensoriali.
Informazione sulla viabilità, informazioni in tempo reale su traffico, inquinamento atmosferico e disponibilità mezzi, con progressiva introduzione di sistemi informatizzati (anche con il ricorso a finanziamenti europei, es: progetto Smart cities) per permettere l’informazione in tempo reale sui collegamenti disponibili.
Centro pedonale: ma prima i servizi
Il nostro obiettivo è rendere il centro storico davvero pedonale, mediante un percorso condiviso e partecipato che coinvolga esercenti, residenti, utenti. È necessario partire dal pieno sfruttamento dei parcheggi scambiatori fuori mura, già oggi esistenti, ma assai poco sfruttati (Dal Negro, Miani, Cittadella Istituzioni), attraverso servizi navetta ad alta frequenza e bike sharing, invogliando in tal modo cittadini e turisti a lasciare l’auto fuori mura. Tali parcheggi scambiatori esterni dovranno essere facilmente individuabili e raggiungibili attraverso idonea segnaletica e dovranno essere dotati di servizi per i disabili.
Altre aree ove sarebbe possibile realizzare nuovi parcheggi scambiatori multilivello (non interrati) sono quelle di Monigo zona Stadio e dell’ ex Foro Boario.
In un centro progressivamente sempre più pedonale è indispensabile introdurre in modo prioritario bus di piccola taglia (elettrici), collegati ai parcheggi scambiatori e alla nuova autostazione esterna. Ciò anche per evitare il degrado della pavimentazione in porfido tipica del nostro centro storico, con notevole risparmio di denaro.
Parcheggi
Stop definitivo a progetti di parcheggio interrato come “ex pattinodromo” e “Piazza Vittoria” e in generale a tutti i parcheggi interrati del centro storico. Se non si vuole pagare la penale si dia in cambio la realizzazione di nuove aree di parcheggio secondo la visione progettuale del presente programma.
Incentivare l’uso dei parcheggi scambiatori con abbonamenti integrati, a prezzi ridotti, validi anche per i mezzi pubblici.
Aumentare le postazioni di ricarica per veicoli elettrici e intercettare finanziamenti pubblici per realizzare altre stazioni di ricarica in tutto il territorio comunale, non solo in centro.
Mobilità lenta e condivisione dei mezzi
Puntare allo sviluppo delle maggiori arterie cicloturistiche presenti nel territorio, offrendo maggiori servizi e un dialogo con i tour operator nazionali e stranieri, al fine di favorire Treviso come meta ideale al passaggio e alla sosta del turismo ciclabile.
Treviso deve diventare capofila di un nuovo progetto di bike sharing, sul modello delle più avanzate città europee, che preveda la possibilità di prendere e lasciare la bicicletta in qualunque punto della città e dell’hinterland.
Riorganizzazione delle rastrelliere porta bici e realizzazione in aree strategiche di parcheggi ad accesso controllato dedicati alle biciclette private.
Incentivazione all’uso della bicicletta con progetti smart aperti a tutta la comunità. Vedi PinBike.
Implementazione della rete di piste ciclabili, privilegiando i collegamenti fra quelle già esistente, spostarsi in biciletta deve essere sicuro.
Azioni di promozione della cultura della sicurezza in bicicletta. Troppi casi di persone che di sera vanno in giro senza faro acceso e senza giubbetto catarifrangente per di più con vestiti scuri; non vi è consapevolezza che senza faro e giubbetto, in certe condizioni di scarsa luminosità, a volte, un ciclista risulta invisibile agli automobilisti. È necessaria una campagna culturale nelle scuole, nei social e tramite volantinaggio per essere sicuri di arrivare a tutti i cittadini.
In considerazione delle ridotte dimensioni di Treviso, per ottenere un efficiente servizio di car sharing è opportuno coinvolgere anche gli altri capoluoghi del Veneto per far partire un servizio di collegamento che consenta di lasciare il mezzo in una città diversa rispetto a quella di partenza.
Non tutti i pedoni sono uguali, bambini e anziani sono più esposti a rischi e incidenti, vanno segnalati tutti gli attraversamenti pedonali con vernici colorate che possano farli meglio risaltare e revisione di tutti gli attraversamenti, seguendo le indicazioni contenute nelle “linee guida sulla progettazione degli attraversamenti pedonali” dell’ACI, introdurre percorsi tattili per ipo/non vedenti, dispositivi acustici e/o tattili ai semafori e spazi sicuri a bordo strada.
Aeroporto
L’aeroporto di Treviso sorge in una zona molto vicina alla città circondato da centri abitati, impattando in maniera pesante sulla QUALITÀ della VITA, sulla SALUTE e sulla SICUREZZA dei residenti; esso inoltre confina, per buona parte del suo perimetro, con il Parco naturale regionale del fiume Sile determinando su questo effetti ecologicamente negativi in netto contrasto con le finalità per le quali è stato istituito.
Ci sono 14 plessi scolastici nel raggio di meno di 2 km, ovvero entro l’area considerata a rischio.
Il gestore dell’aeroporto non hai mai rispettato il precedente limite imposto di 16.300 decolli/atterraggi e nemmeno il limite operativo che lo stesso gestore ha stabilito nel documento “Strumento di pianificazione e ottimizzazione al 2030” – aprile 2017: 22.500, autorizzato tramite “giudizio positivo di compatibilità ambientale” emesso in data 24.03.2021 dal Ministro competente, oggetto di un Ricorso al TAR tuttora in itinere.
Nel 2017 sono stati effettuati 22.500 movimenti aeronautici, nel 2018 – 22.911, nel 2019 – 24.116; questo è successo nel totale silenzio istituzionale.
La Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS del Ministero della Transizione Ecologica nel parere 22 del 2020, ha riconosciuto come effetto dell’inquinamento atmosferico, mai adeguatamente ricercato in ambito aeroportuale, la possibilità di RISCHIO CANCEROGENO da “Benzo(a)pirene”, e da polveri “PM2,5” e da nanopolveri. Ha indicato che dovrà essere effettuato uno studio specifico sulla salute della popolazione esposta includendo dati epidemiologici sui ricoveri ospedalieri per: malattie respiratorie croniche – asma bronchiale – malattie cardiovascolari – tumori polmonari – dati di mortalità. Ha indicato inoltre che dovrà essere riformulata la stima del rischio cancerogeno usando l‘unit risk dell’organizzazione mondiale della sanità.
Da oltre un decennio è stata richiesta una valutazione del rischio SALUTE della Popolazione “iper-esposta” residente nei dintorni dell’inadeguato sedime aeroportuale. Pretendiamo subito relazioni e dati dei rilevamenti.
Le valutazioni su un possibile ampliamento operativo devono prevedere una Valutazione di Impatto Sanitario: la SALUTE costituisce un DIRITTO sancito dalla Costituzione; non si può barattare con interessi economici!!
I casuali rilevamenti acustici effettuati da ARPAV hanno sempre ufficializzato il superamento dei limiti imposti dalle zonizzazioni comunali, nellimmobilismo totale dell’Amministrazione Comunale
Si consideri che l’aeroporto Marco Polo di Venezia si sta strutturando per adeguarsi alle esigenze di intermodalità richieste dall’Europa per contrastare l’inquinamento ambientale, raggiungendo un maggiore livello di operatività e ricettività.
L’infrastruttura aeroportuale trevigiana risulta evidentemente inadeguata, dato che non è in grado di garantire una crescita sostenibile, capace di conglobare finalità economiche, sociali e ambientali, tenendo conto del suo effetto sulla SALUTE; ne consegue la sua rilevante INCOMPATIBILITÀ con il circostante territorio densamente antropizzato.
L’attività aeroportuale deve ottemperare a tutte le prescrizioni di Legge richieste dal Ministero per potersi considerare operativa, nulla di diverso rispetto a quanto si chiede ad ogni altra forma imprenditoriale attiva sul territorio.
Il nostro obiettivo è arrivare a una riduzione progressiva del traffico aereo sulla città di Treviso e sul territorio limitrofo.
Pedibus
Proponiamo il rafforzamento del servizio di Pedibus, per ridurre gli spostamenti di automobili private e offrire un miglior servizio ai genitori.
Grande Treviso
Ci sono temi dell’amministrazione del territorio che per avere una vera efficacia devono essere trattati a livello sovracomunale, un consorzio tra i comuni interessati per affrontare insieme temi ad esempio quali l’urbanistica, la viabilità, le zone artigianali-industriali, la salvaguardia dell’ambiente, il turismo. Non siamo per l’accorpare e unire i Comuni, ma lavorare in sinergia tra le amministrazioni. Il diverso colore politico non deve essere un limite per il benessere della collettività e sarà nostro impegno il dialogo aperto con tutti.
3. SOCIALE E SICUREZZA
- Reti solidali
- Aiuto di vicinato
- Scuola
- Alloggi popolari
- Ristrutturazione sociale
- Mense e dormitori pubblici
- Casa degli invisibili
- Piazze e giardini
- Orti urbani
- Stop spreco cibo
- Politiche per i giovani e gli anziani
- Baratto amministrativo
- Tempi-lavoro per le famiglie
- Albo delle badanti
- Rapporto con Ulssl
- Lotta alla dipendenza
- A misura di donna
- Accoglienza umanitaria
- Sicurezza attiva
- Rete delle associazioni
- Sostegno alle disabilità
- Sport
INCIPIT:
L’emergenza abitativa è uno dei tanti problemi del paese che si è acuito in questi anni di crisi economica e di pandemia, anche in questo territorio. Riteniamo perciò attuare un “Piano di monitoraggio e di recupero degli alloggi”. Sostenere con adeguate risorse nuova edilizia popolare pubblica per incentivare nuove famiglie e giovani a risiedere in città.
Il lavoro al primo posto, come tra i principi della nostra Costituzione repubblicana, il lavoro è il fondamento di ogni comunità e dello stato italiano, lavoro come diritto e dovere da parte di tutti i cittadini e cittadine, cardine dell’economia e della qualità della vita di ogni comunità.
E’ fondamentale il ruolo delle amministrazioni locali nel sostenere chi si trova in condizione di difficoltà ed emergenza lavorativa.
Sostenere il lavoro significa snellire la burocrazia che grava su cittadini ed imprese, verificando i tempi delle pratiche amministrative e la responsabilità dell’efficacia del lavoro dei RUP
L’amministrazione comunale quindi, dovrà sostenere l’integrazione al lavoro delle persone con disabilità e per i percettori di sussidi statali, tipo RDC, dovrà realizzare i progetti di pubblica utilità previsti dalla legge, monitorare le condizioni dei minori che vivono nelle famiglie dei percettori di RDC, al fine di garantire il diritto allo studio e alla salute.
La “Sicurezza sul Lavoro” è uno degli obiettivi più importanti anche in questo territorio, e non vogliamo dimenticare gli incidenti, purtroppo mortali, accaduti a giovani studenti durante lo stage scolastico, proprio in questo territorio e ai troppi lavoratori morti sul lavoro.
Politiche sociali concrete ed efficaci per sostenere la popolazione presuppongono adeguati servizi amministrativi con personale preparato, ed è sempre più centrale il ruolo dei servizi alla persona, perché il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, del disagio sociale e dell’integrazione multiculturale sono sempre più rilevanti; si devono prevedere strumenti per la comprensione e la comunicazione sia per i non vedenti che per i non udenti.
Dall’ultima relazione del “Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza” emergono con chiarezza i nodi e le criticità che bisogna affrontare: lotta all’abbandono scolastico, integrazione multiculturale per i più piccoli e i più giovani, sostegno alle donne che escono o si trovano, in situazioni di pericolo e di maltrattamento. Politiche di contrasto alle dipendenze da gioco d’azzardo, droghe, alcol e farmaci, favorendo interventi soprattutto di natura preventiva ed educativa.
Immigrazione ed integrazione sono tra le emergenze del nostro territorio, ed è soprattutto ai minori che l’attenzione delle istituzioni deve essere concentrata, per chi scappa dalla guerra o provenga da zone dove i diritti umani e civili vengono negati, insieme alle organizzazioni no-profit e alle associazioni socio assistenziali, sono fondamentali i progetti di prima accoglienza e di integrazione sociale, perché il diritto all’istruzione e all’accoglienza sia per tutti garantito.
Per sostenere veramente le famiglie sono indispensabili in città, sempre insufficienti, nuovi Nidi pubblici, con orari flessibili e veri progetti educativi (ad esempio il bilinguismo ) come nelle regioni autonome a noi confinanti.
Il mantenimento delle sedi universitarie all’interno della città di Treviso rappresenta un valore importante per l’intera città, anche se per particolari esigenze laboratoriali o di progettazione sperimentale si creano altre opportunità, l’obiettivo deve rimanere la presenza del polo interuniversitario e degli studenti in città.
Sostegno ai ceti popolari. Attivazione di misure di sostegno al reddito con l’applicazione di tariffe sociali per i servizi essenziali (acqua, rifiuti, trasporti, eccetera), anche con l’applicazione dell’ISEE istantaneo
Reti solidali e sociali
Il numero degli anziani in città è in aumento: servono maggiori risorse per il sostegno a questa categoria sociale e, soprattutto, il potenziamento delle reti solidali per un sostegno non soltanto economico a chi si trova in difficoltà. I fatti degli ultimi tempi ci dicono che non solo gli anziani hanno bisogno di un sostegno prima di tutto umano, ma anche tante altre categorie sociali: truffati dalle banche, persone che perdono il lavoro, persone senza famiglia, ecc. Pensiamo quindi a punti di ascolto e a sportelli anticrisi.
Dal controllo di vicinato all’aiuto di vicinato
Promozione dello scambio di servizi in base alle competenze fra residenti dello stesso quartiere: supporto agli anziani soli (spesa, accompagnamento dal medico, piccole commissioni), anziani a supporto delle famiglie con figli per il controllo dei minori, ripetizioni scolastiche da parte di insegnanti in pensione.
Scuola
Potenziamento materiale didattico ed informatico.
Canalizzare gli investimenti nell’acquisto di nuovo materiale didattico sia di tipo informatico – come lavagne elettroniche, tablet favorendo l’istituzione di biblioteche digitali e aree di lavoro con rete Wi-fi sia di materiale di cancelleria. Questo per alleggerire l’onere economico delle famiglie che oggi sono chiamate a sopperire alla cronica mancanza di fondi della scuola. Promozione di progetti di autoproduzione (da parte di docenti e studenti) di materiale didattico.
Educazione alimentare e mense con prodotti a km zero.
Organizzare le mense scolastiche in modo che venga privilegiato l’acquisto di prodotti alimentari biologici e a km zero e da quei produttori locali coi migliori standard in rapporto qualità/prezzo.
Promuovere delle campagne culturali nelle scuole sulle tematiche dell’ambiente, dell’efficienza energetica, della sicurezza stradale, della salute alimentare, del benessere fisico e mentale e delle tossicodipendenze.
Creare un centro di aggregazione per studenti per il dopo scuola con un servizio mensa economico e un ambiente di coworking.
Asili intergenerazionali. Sul modello di analoghe esperienze realizzate in altre città, verranno promosse realtà di educazione intergenerazionale: coabitazione in una stessa struttura di un asilo nido e di un centro anziani, che rimarrebbero luoghi separati, tuttavia con aree comuni in modo da favorire e valorizzare i rapporti fra anziani e piccolissimi. Nel contempo ci attiveremo per il reperimento di risorse da destinare ad asili “tradizionali”.
Prevedere l’apertura straordinaria di un asilo cittadino a turno, il venerdì sera, per dare una libera uscita ai genitori senza nonni e babysitter.
Promuovere l’apertura degli “asili in casa” sul modello “mamma di giorno” (modello Bolzano). Si tratta di una professionista che, con un’adeguata competenza, utilizza la propria casa per accudire i bambini. Al massimo sei, da tre mesi a sei anni di età.
Alloggi popolari
Politica di recupero degli alloggi già esistenti laddove possibile, altrimenti si cercherà di reperire risorse anche tramite la vendita di immobili esistenti vetusti e il reinvestimento di quanto incassato nel recupero dell’edilizia pubblica.
La cronaca recente ha portato alla luce quanto già si sospettava da decenni: gravi irregolarità accadute in comune di Treviso nell’assegnazione delle case popolari con fenomeni di corruzione e favoritismo.
È urgente e necessario verificare la politica di assegnazione degli alloggi popolari a Treviso. Il tessuto di cittadini bisognosi di un alloggio cresce e le amministrazioni devono attrezzarsi.
Incentivare l’ammodernamento degli impianti per il risparmio energetico tramite ESCo per innalzare la qualità della vita.
Ristrutturazione sociale
Assegnazione delle proprietà del Comune non utilizzate in concessione ai portatori di progetti, al fine di creare luoghi di aggregazione.
Mense e dormitori pubblici
Potenziamento del servizio di mensa pubblica, con l’obiettivo che sia aperta tutti i giorni, e degli alloggi per persone in difficoltà, che debbono essere disponibili tutto l’anno. Ciò sia per una questione di civiltà, ma pure di decoro della città, al fine di evitare situazioni di degrado come bivacchi di fortuna in alcune aree di Treviso.
Casa degli invisibili
Centro diurno per senza tetto da destinare ad attività ricreative e ludiche mirate a favorire l’aggregazione sociale anche tramite sport e terapia di gruppo.
Valorizzazione di piazze e giardini
Interventi di manutenzione o realizzazione di infrastrutture di arredo urbano ove necessario (panchine, tavolini, giochi per bambini, facilitazioni per diversamente abili).
Un altro modo per ravvivare queste aree potrebbe essere la realizzazione di una pista per bici bmx, uno skate-park, un pattinodromo all’aperto.
Ammodernamento dell’illuminazione pubblica in modo diffuso su tutto il territorio comunale, sfruttando nuove tecnologie a minor impatto ambientale e dotazione di sensori.
Orti urbani
Le attuali aree destinate a Orti Urbani vanno aumentate, prevedere dei progetti per la destinazione della produzione eccedente alle mense solidali. Gli Orti devono essere presenti anche nei progetti scolastici.
Iniziative contro lo spreco del cibo a favore dei bisognosi
Promozione di politiche contro lo spreco del cibo fresco che a fine giornata spesso alcune attività commerciali e alimentari gettano pur essendo ancora commestibile.
Politiche per i Giovani e gli Anziani
“consulta dei giovani”, organo propositivo e di consultazione per l`amministrazione comunale;
Individuazione di spazi comunale da adibire a luoghi di aggregazione sociale soprattutto per i giovani, programmi informativi periodici sulle attività sociali e di volontariato, oltre che centri ascolto verso i disagi tipo anoressia depressione autolesionismo;
Favorire l’accesso ad alloggi di edilizia pubblica e privata da parte dei giovani, modificando i requisiti di acceso ai bandi;
Iniziative educative per bambini e ragazzi al fine di contrastare il fenomeno del bullismo fra i giovani proponiamo specifiche iniziative educative, in collaborazione con gli istituti scolastici cittadini, rivolte ad alunni e genitori.
Sostegno alle strutture di accoglienza per gli anziani, incentivando progetti di cohousing per ambienti protetti sicuri e assistiti che mantengano alta la sensibilità e l’autonomia dell’individuo. Tutti questi edifici devono rispettare i più alti standard energetici e di qualità di accesso e vivibilità, ed essere energeticamente sostenibili e messi in rete per la condivisione dell’energia tramite Comunità CER.
Baratto amministrativo
I cittadini che non riescono a pagare i tributi locali potranno saldare in parte o in toto il debito dedicando alcune ore del proprio tempo al Comune.
Albo delle badanti e delle babysitter
Creazione di un registro delle badanti per dare maggiori garanzie agli anziani che hanno bisogno di assistenza e offrire una maggiore possibilità di incontro fra domanda e offerta.
Creazione altresì di un registro delle babysitter per dare maggiori garanzie a quelle famiglie che ne necessitano e favorire l’incrocio domanda-offerta di tale servizio.
Lotta alle dipendenze
Politiche di contrasto alle dipendenze da gioco d’azzardo, droghe, alcol e farmaci, favorendo interventi soprattutto di natura preventiva ed educativa. Stop al gioco d’azzardo, con regolamenti stringenti contro la ludopatia mirati a contrastare il danno sociale recato da quelle attività commerciali presenti sul territorio comunale che si prestano in modo dedicato o anche parziale nel loro business al gioco d’azzardo.
Treviso a misura di donna
Mantenimento e potenziamento dello Spazio donna, servizio che si è rivelato assai utile per il sostegno alle donne. Rafforzare la collaborazione con le realtà esistenti per il supporto alle famiglie, il sostegno alla donna, in particolar modo in relazione alle donne vittime di violenza, e il sostegno alla genitorialità, con particolare riguardo alle situazioni di separazione conflittuale. Creazione in tutti gli edifici pubblici di proprietà del Comune di uno spazio riservato all’allattamento e al cambio dei neonati.
Accoglienza Umanitaria
Quello dei profughi è un problema che va gestito in modi diversificati, accoglienza è il primo step di un percorso di integrazione.
Coinvolgimento in progetti socialmente utili e di formazione in collaborazione con le associazioni di volontariato di settore.
Progetto pilota di accoglienza diffusa e di recupero di alloggi popolari fatiscenti: il Comune investirà una somma per ristrutturare qualche appartamento oggi non agibile recuperando le risorse necessarie dalle quote destinate all’accoglienza dei richiedenti ospitati.
Promozione di una rete di “famiglie accoglienti” suddivisa per quartieri finalizzata anche all’accoglienza di minori italiani e stranieri in orario pomeridiano, con incentivazione al reddito della famiglia;
Sicurezza attiva
Promozione di corsi di autodifesa per l’aggiornamento costante della polizia locale aperti anche i cittadini e in particolare alle donne, coinvolgendo le associazioni sportive locali.
Potenziamento della videosorveglianza in accordo con la Prefettura e i Comuni limitrofi.
Incrementare la dotazione organica della Polizia locale e il coordinamento con le altre forze di polizia al fine di aumentare il presidio su tutto il territorio comunale, in particolare nelle ore notturne.
Promuovere la conversione in elettrico il parco mezzi della Polizia Locale.
Stipulare convenzioni con i Comuni confinanti al fine di garantire un maggior controllo dei quartieri di periferia.
Corsi gratuiti di economia finanziaria “Come tutelare i propri risparmi/Come difendersi dalle truffe” aperti a tutta la cittadinanza. Troppo spesso nel nostro territorio il risparmiatore è stato tradito nella gestione dei propri beni.
Fare rete tra le associazioni
Creazione di una “rete delle associazioni” che metta in contatto le tantissime realtà cittadine – spesso costituite da poche persone e all’oscuro delle iniziative promosse dalle altre – che consenta di convogliare le loro energie verso obiettivi comuni.
Misure a sostegno delle disabilità e delle loro famiglie
Miglioramento del servizio di assistenza domiciliare per non autosufficienti; formazione informatica di base per i familiari in modo che possano accedere a tutti i servizi via web (es: referti online);
Rilevazione sistematica delle barriere architettoniche e piano per la progressiva rimozione delle stesse, con realizzazione di servizi igienici accessibili ai disabili;
Ogni comunicazione in formato video dell’amministrazione sarà con sottotitoli o LIS, faremo pressione anche verso i media locali per inserire questi strumenti almeno nei notiziari e nelle trasmissioni di informazione politica.
Intensificazione dei controlli da parte della polizia locale sull’uso dei permessi di sosta per disabili e aumento del numero dei parcheggi ad essi dedicati;
Iniziative per lo sviluppo delle autonomie dei disabili quali: assegnazione di alloggi comunali da ristrutturare ad associazioni e cooperative; assegnazione di orti e spazi verdi; incentivazione alla partecipazione ai soggiorni climatici; adozione di convenzioni con palestre e centri sportivi.
Sport
Lo sport è il principale veicolo per la salute e il benessere dei Cittadini; per questo organizzeremo manifestazioni e campagne informative in questa direzione, affinchè la Cittadinanza possa capire fino in fondo quanto sia importante il movimento e il tenersi costantemente in forma. Gli impianti sportivi Comunali saranno a disposizione di tutti con la priorità a chi non ha scopo di lucro e a chi si impegna nella pratica sportiva per disabili; inoltre le tariffe degli impianti saranno pianificate a medio termine, in modo da consentire alle associazioni sportive di conoscere con certezza i costi di affitto prima dell’inizio di ogni stagione sportiva. Di fondamentale importanza mettere mano immediatamente alle piccole riparazioni delle strutture esistenti che non hanno ricevuto manutenzione in questi anni. Impegno ad allestire impianti fotovoltaici sui tetti di tutte le strutture esistenti e da realizzare. Favorire l’attività sportiva di giovani e meno giovani in impianti pubblici di nuova costruzione sui parchi nei quartieri.
4. TURISMO CULTURA COMMERCIO
- Il brand Treviso
- Al Centro
- Percorsi tematici
- Il Sile
- Le Mura
- Rete turistico/culturale
- Promozione turistico-commerciale
- Comunicazione turistica
- No saracinesche abbassate
- Eventi
- Wi-fi pubblico
- Università
- Urban center
- Teatro
- Biblioteca
INCIPIT
Tutela e valorizzazione sono le parole chiave del programma politico e del progetto culturale per la città.
La tutela della “Città Murata” deve trovare la sua dimensione nell’utilizzo dei fondi stanziati dal PNRR per la realizzazione di opere di consolidamento delle mura e dell’intero paesaggio murario della cinta cittadina.
Tutelare significa però permettere ai cittadini di continuare d’abitare il centro storico, ed in questo senso vogliamo ricordare la convenzione di Faro, approvata nella legislatura parlamentare appena trascorsa, che riconosce il valore identitario della comunità proprio in questo senso. Il mantenimento della popolazione residente nelle diverse fasce economiche e ceti sociali, dalle famiglie alle attività artigiane, dalle piccole realtà aziendali alle associazioni sono un bene culturale da tutelare e proteggere.
Molti sono i monumenti importanti nella città e aree uniche di particolare pregio storico-architettonico per cui dovranno essere assegnate risorse adeguate sia per la manutenzione ordinaria che per gli investimenti straordinari necessari per la tutela e messa in sicurezza.
La città come centro commerciale e come “Atelier” della produzione artigianale locale:
Questi sono gli obiettivi che, insieme alle associazioni di categoria, si possono e devono raggiungere per mantenere vivo il centro storico e mantenere la qualità delle piccole imprese, dell’artigianato tradizionale e delle nuove imprese giovanili che dovrebbero poter trovare, nel centro storico, spazi dedicati ad accoglier Start-Up, nuove attività e servizi alla persona.
L’economia turistica sta divenendo una delle voci più importanti dell’economia del territorio, serve però un’attenta pianificazione del programma e degli eventi turistici, mantenendo l’obiettivo di un turismo di qualità che non trasformi la città in un parco giochi.
Eventi culturali, importanti mostre d’arte e spettacoli teatrali, coordinati con eventi enogastronomici e di rilievo dovranno intrecciarsi con grande equilibrio al fine di non “soffocare” la città ed il suo centro storico come sta avvenendo in troppe città d’arte italiane.
Tutti i quartieri devono essere protagonisti nella città e meritano pari attenzioni dignità, ne deve essere valorizzata la storia. L’attenzione non sia sul solo centro storico, Treviso non è e non deve diventare una bomboniera. Vanno create delle sinergie con i comuni limitrofi.
Dare Un’identità a Treviso
La nostra città deve essere universalmente riconosciuta per un simbolo che sia indissolubilmente legato ad essa. La cultura diventi un elemento propulsore dell’economia e un fattore di occupazione per i cittadini. Le possibilità sono molte, ma due risorse storiche-ambientali caratteristiche in modo particolare ci sembrano vincenti: l’acqua e il medioevo. Attorno a questo marchio o brand vorremmo organizzare ogni anno, in periodi distinti e ricorrenti, un grande festival di più giorni, che si rivolga a diverse fasce di pubblico e che riesca a creare un beneficio per diverse categorie cittadine: commercianti, albergatori, ristoratori. Nel corso del resto dell’anno sarà possibile organizzare altri eventi di portata minore ma comunque legati al marchio individuato.
Treviso è città d’acqua e un festival ad essa dedicato potrebbe avere diverse prospettive: le risorgive, acqua come fonte energetica, acqua come diritto dell’uomo, acqua in chiave sportiva e ludica, acqua legata alle colture e itticolture tipiche della nostra zona. Treviso potrebbe diventare universalmente nota come la città del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa.
Treviso, Urbs picta e città murata, il medioevo. Il festival a cui pensiamo è indirizzato a diversificate fasce di pubblico e prevede il coinvolgimento delle associazioni, dei sodalizi culturali e delle Università cittadine: il fantastico legato al medioevo per i bambini, convegni di livello accademico, concerti, conferenze di taglio divulgativo, cene in costume e a tema lungo le vie del centro storico, ecc. Le location per ospitare tali appuntamenti non mancano e sarebbero assai suggestivi: piazze, chiostri, chiese, palazzi storici, musei, ecc. Il modello sarebbe quello del festival letterario di Mantova, noto a livello internazionale, che porta in città un grandissimo numero di persone, con enormi vantaggi per tutto l’indotto.
Rete turistico/culturale
Si propone di collegare l’offerta turistico/culturale del Comune creando, in collaborazione con le associazioni culturali, percorsi turistici cittadini che coinvolgano musei, biblioteche, palazzi storici, archivi, sia comunali sia ecclesiastici, in modo da potenziare l’offerta e valorizzare luoghi ad oggi, di fatto, sconosciuti ai più ed esclusi dai percorsi turistici.
Percorsi tematici in centro città e nei quartieri
Sempre in tema di percorsi turistici è necessario creare percorsi tematici, che riguardano soprattutto ma non esclusivamente il centro storico, con una cartellonistica esplicativa e che guidi davvero il turista (anche attraverso l’uso di appositi colori e pittogrammi).
Pensiamo ad esempio a temi come Treviso religiosa, le personalità illustri, i giardini notabili, l’archeologia industriale, Treviso austriaca. Questi percorsi potranno essere sia permanenti sia temporanei, legati cioè a specifici eventi organizzati in città.
La riscoperta e la valorizzazione di momenti storici e personalità che hanno costruito l’identità trevigiana, veneta e italiana (Giacomo Casanova a Treviso, il 2 maggio 1797 e Angelo Giustinian Recanati, Jacopo Tasso fucilato dagli austriaci 10 aprile 1849, Garibaldi a Treviso il 5 marzo 1867 e via dicendo)
Borghi in festa: per porre in luce angoli deliziosi di Treviso di volta in volta diversi, attraverso eventi ludico/gastronomici, con prodotti locali a chilometro zero.
Valorizzazione dei percorsi naturalistici lungo il Sile
Si propone di incrementare la valorizzazione dei percorsi naturalistici lungo il fiume Sile promuovendo, in accordo con le associazioni ambientaliste e culturali, iniziative didattiche volte a far conoscere la fauna, la flora e gli aspetti storici e culturali legati al più lungo fiume di risorgiva d’Europa, il Sile.
Mura di Treviso
Urge un restauro delle mura e il reperimento delle risorse adeguate. In particolar modo serve un intervento sul bastione del castello, simile a una discarica sotterranea di idrocarburi eredità della Camuzzi. Faremo pressione sulla proprietà affinché proceda alla bonifica con scavo archeologico e, qualora non potesse, punteremo a un esproprio dell’area.
Vieteremo qualunque tipo di nuova costruzione o ampliamento edilizio sulle mura.
Il monumento più grande che offre la città di Treviso, deve tornare integro e fruibile alla collettività.
Controlleremo gli accatastamenti per evitare appropriazioni indebite, saranno proposti nuovi percorsi di esplorazione e un percorso pedonale storico di collegamento per tutto l’anello murario.
Comunicazione turistica
Il Comune di Treviso, di fatto, investe poco in comunicazione turistica e questo spiega i numeri assolutamente deficitari di visitatori dei musei cittadini: se non si fa sapere che questi ultimi esistono, nessuno andrà a visitarli! Bisogna potenziare la comunicazione sia all’interno del Comune che all’esterno con la realizzazione di opuscoli informativi sulle mete di interesse turistico provinciali-comunali, da distribuire nelle strutture ricettive.
Consulta delle attività immobiliari commerciali in centro a Treviso
Le attività di compra-vendita-affitto del settore immobiliare commerciale impattano sulla sostenibilità delle attività commerciali e di conseguenza sulla struttura del tessuto commerciale all’interno delle mura. Alcune attività non possono permettersi di pagare affitti alti e, pur essendo di utilità per la comunità del centro di Treviso, si vedono costrette a trasferirsi fuori dalle mura. Il risultato è un tessuto commerciale che soddisfa i pendolari dello shopping e dell’aperitivo, ma mal soddisfa le esigenze dei residenti in centro storico.
Il Comune non può intervenire nella contrattazione privata ma può costituire una “consulta delle attività immobiliari commerciali in centro a Treviso” formata dalle associazioni dei proprietari di immobili, delle agenzie immobiliari e degli imprenditori che può, contemperando i vari interessi degli attori, tentare di riportare ad equilibrio il tessuto commerciale del centro città.
Eventi
Ben vengano i grandi eventi, purché rappresentino un espediente per far conoscere la città e fare in modo che chi viene a Treviso abbia una ragione per tornarci. È fondamentale pensare a formule che portino le persone a visitare, oltre alle mostre temporanee, anche il pregevole patrimonio architettonico, culturale e artistico della nostra città. Le grandi mostre, in passato con Goldin, hanno portato moltissime persone in città, che però pochissimo hanno conosciuto di Treviso, come dimostra la variazione nulla nella vendita dei biglietti del Bailo.
Tutti gli eventi devono essere calendarizzati con ampio anticipo (almeno semestrale) e comunicati alle attività economiche. Pensiamo a eventi enogastronomici, ricreativi e musicali di qualità, in armonia con le esigenze dei residenti e dei commercianti.
Il Comune deve farsi parte attiva per promuovere gli eventi musicali come Home Festival, Suoni di Marca, ecc., mettendo a disposizione lo stadio. Eventuali introiti saranno investiti per la manutenzione dello stadio stesso.
Università
L’Università non deve essere trasferita in altri quartieri della città: deve rimanere dove si trova oggi. Cercheremo di rafforzare la rete di relazioni delle sedi trevigiane delle Università di Padova e Venezia con il territorio, la cittadinanza e i portatori di interesse allo scopo di contribuire ad alimentare un sistema di connessioni virtuose per creare situazioni vantaggiose tanto per il Comune che per le Università.
Siamo apertissimi ad interventi mirati, che possano valorizzare la città e dare benefici alle Università, ad esempio collaborazione alla realizzazione di progetti per la partecipazione a bandi europei che possano coinvolgere città e Università.
Organizzazione di settimane residenziali/summer school dedicate a iscritti a lauree specialistiche, laureati, dottorandi e dottori di ricerca, con numero chiuso, sul modello di altre esperienze a livello internazionale, ciò aprirebbe la strada a nuove collaborazioni degli atenei di Padova e Venezia con altri istituti universitari e di ricerca che potrebbero essere coinvolti nel progetto. La collaborazione tra Università, Comune, centri studi locali (per esempio l’Ateneo di Treviso) e internazionali assicurerebbe una formazione altamente qualificata e la possibilità di ottenere crediti formativi a studenti di diversa provenienza. Per i docenti sarebbe un momento prezioso di scambio di esperienze.
Sarà compito del Comune intercettare una rete di alloggi in convenzione a basso costo per studenti.
Urban center
Una simile struttura è assente in città e fungerebbe da luogo aggregativo, ambienti di co-working, spazio espositivo, spazio per concerti e conferenze. La proposta è di rivalutare un vecchio progetto per il recupero dell’ala dell’ex GIL oggi chiusa, di proprietà comunale ma non ancora ristrutturata.
Un’altra area ove sviluppare l’idea dello Urban Center potrebbe essere quella universitaria, utilizzando parte del distretto militare oggi non utilizzata.
Teatro comunale
Maggior propulsione all’attuale gestione del teatro come centro di cultura per la città.
L’offerta potrebbe essere più ampia e varia se oltre al Teatro del Monaco oggi in gestione al Teatro Stabile del Veneto si valorizzassero altri spazi di pregio; è quindi nostra intenzione dialogare con le varie società che hanno in gestione spazi teatrali per fare rete e ampliare l’offerta culturale che deve restare di alto livello. Prevedere giornate di accesso al teatro a prezzi popolari per favorire la partecipazione e la promozione della cultura.
Biblioteca e informazione
Sfruttiamo il servizio di prestito libri elettronici, in formato per e-book reader, ad esempio con l’adesione al servizio MLOL nelle scuole e nella biblioteca comunale. Potenziamo l’accesso internet garantendo l’apertura delle biblioteche in orario serale e nei fine settimana, coinvolgendo cittadini volontari, associazioni, lavoratori socialmente utili, ecc.
5. AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE E PARTECIPATA
- Bandi
- Semplificazione
- Consulenze
- Statuto
- Sindaco e assessori
- Parola ai cittadini
- Pari Opportunità e Diritti Civili
INCIPIT: Il comune di Treviso deve incoraggiare la partecipazione e concorrere alla realizzazione di una buona amministrazione aperta e responsabile, al servizio di tutti i cittadini che attui concretamente i principi di lealtà, integrità, imparzialità, buon andamento e semplificazione.
ll Decreto legislativo n. 267, del 18 agosto 2000 dispone che nello statuto degli enti locali debbano essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associazioni.
Ufficio bandi europei
Si valuterà il ripensamento dell’organizzazione degli uffici comunali. In particolar modo sembra indispensabile la presenza di almeno un funzionario che si dedichi alla ricerca, studio e realizzazione di bandi e progetti europei, che al giorno d’oggi rappresentano una delle pochissime fonti di finanziamento per avviare iniziative o lavori pubblici.
Semplificazione amministrativa
Intendiamo rendere operativa la proposta di tracciare via web le pratiche di qualsiasi tipo da parte dei cittadini. Il Comune deve semplificare i procedimenti amministrativo-burocratici per i cittadini e puntare a ridurre il termine dei 60 giorni previsto dalla legge per la loro conclusione. Per offrire un servizio più completo, prevediamo di estendere i parametri di misurazione degli obiettivi annuali di performance comprendendo la valutazione da parte dei cittadini.
In collaborazione con altri Enti, Associazioni, Imprese intendiamo organizzare occasioni di confronto e reciproca formazione tra tecnici della Pubblica Amministrazione e professionisti, tecnici, consulenti, associazioni di categoria, ordini professionali, ecc.
Nuovo statuto per la partecipazione e la trasparenza
Question time prima di ogni consiglio: 30 minuti dedicati a domande aperte del pubblico e associazioni, in ordine di presentazione.
Il comune di Treviso deve incoraggiare la partecipazione e concorrere alla realizzazione di una buona amministrazione aperta e responsabile, al servizio di tutti i cittadini che attua concretamente i principi di lealtà, integrità, imparzialità, buon andamento e semplificazione.
Il Decreto legislativo n. 267, del 18 agosto 2000 dispone che nello statuto degli enti locali debbano essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associazioni. Per questo vogliamo modificare lo Statuto e introdurre Regolamenti attuativi per realizzare i referendum propositivi senza quorum ed il bilancio partecipativo.
Il Bilancio Partecipativo è una forma di partecipazione diretta dei cittadini:
– alla vita della propria città con l’attribuzione diretta ed effettiva di decisioni sugli obiettivi e sulla distribuzione degli investimenti pubblici;
– al bilancio dell’Ente locale e alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni.
Sindaco e assessori per i cittadini
Obbligo per sindaco e assessori di prevedere un certo numero di ore alla settimana per rispondere alle domande poste loro.
Votazioni online dei cittadini sulle delibere comunali
Il Comune attuerà i principi di partecipazione attiva alla vita cittadina e di esercizio dei diritti politici, civili e sociali secondo i fondamenti di eguaglianza e di libertà con l’avvio sperimentale di un portale per il voto on-line del cittadino: ogni cittadino residente a Treviso si potrà registrare mediante un documento d’identità.
Inoltre, attraverso il portale web ogni cittadino, ma anche professionisti, tecnici, ecc., avrà la possibilità di leggere, commentare e proporre modifiche alle deliberazioni comunali che verranno pubblicate sul sito del Comune in fase di “revisione pubblica” prima della loro adozione definitiva.
Spazio anche alla raccolta di segnalazioni territoriali su questioni di ordine pubblico/ambientale e gestione contestuale di ogni pratica fino alla chiusura, inoltrate tramite Spid o riconoscimento univoco del residente.
Per i cittadini privi di accesso alla rete internet intendiamo promuovere dei corsi gratuiti per l’alfabetizzazione informatica in collaborazione con gli istituti scolastici, la biblioteca, ecc. dotati di strutture e materiale informatico adeguati.
Pari Opportunità e Diritti Civili
Le istituzioni fondamentali dell’Amministrazione Comunale devono prevedere l’Assessorato alle Pari Opportunità, la Commissione delle Pari Opportunità e la Consulta cittadina delle PPOO.
Obiettivo principale dell’Assessorato alle PPOO è il recepimento dei trattatati internazionali, le Convenzioni internazionali, gli indirizzi e le direttive comunitarie sulle politiche per le PPOO, portando e condividendone valori e principi nell’indirizzo politico del Sindaco, della Giunta Comunale, nel Consiglio Comunale e in ogni organo o ente afferente all’amministrazione stessa.
La partecipazione delle donne alla politica, con pari assegnazione di incarichi istituzionali, di presenza nella Giunta, nel Consiglio Comunale, nei Consigli di amministrazione degli enti partecipati, e ovunque si decida, è un obiettivo imprescindibile per la realizzazione di una vera “Democrazia Compiuta”.
Istituzione di una “Rete contro la violenza sulle donne e sui minori”, che preveda la realizzazione e il sostegno di ulteriori “case protette”, di un “Protocollo Rosa ospedaliero” con l’USSL e le Asl per l’immediata accoglienza nei Pronto Soccorso e la conseguente applicazione delle leggi dal Codice rosso al Revenge Porn, per la denuncia d’ufficio, con la messa in sicurezza immediata delle donne e dei minori vittime di maltrattamenti. A tal fine quindi saranno previsti i fondi necessari in un capitolo di spesa dedicato e strutturato per progetti di durata pluriennale, con risorse per personale specializzato nei servizi sociali comunali.
Protocollo al fine di realizzare in Treviso, in sinergia tra Polizia Locale, Arma dei carabinieri e Polizia di Stato un “Punto di Accoglienza” con personale altamente specializzato.
Risorse dedicate nel bilancio comunale a progetti educativi, nelle scuole di ogni ordine e grado, contro la violenza di genere, contro il bullismo e di educazione all’affettività.
Investire nella formazione di tutto il personale alle dipendenze amministrative e funzionali del Comune.
6. BENESSERE ANIMALI
- Consulta per la tutela e il benessere degli animali
- Ufficio informazioni tutela e benessere degli animali
- No circhi con animali
- Progetti didattici
- Diserbanti ecologici e innocui per animali
- Divieto dono animali in manifestazioni pubbliche
- Prevenzione randagismo
INCIPIT: “noi non abbiamo ereditato il mondo (non ne siamo i padroni) , lo abbiamo in affidamento , lo dobbiamo riconsegnare alle generazioni future, con tutte le sue ricchezze”
È ormai tempo di pensare ad una sorta di “Parità di Specie” attraverso la quale venga riconsiderato il rapporto tra il genere umano e tutti gli animali, domestici, allevati o in cattività, in modo tale che finalmente anche loro abbiano la possibilità di ricevere la protezione e considerazione necessarie, legate alla prossimità che ci stringe e alle necessarie relazioni che esistono fin dall’inizio del mondo.
Consulta per la tutela e il benessere degli animali
Si rende necessario: costituire una “Consulta per la tutela e il benessere degli animali”, un organismo formato da istituzioni, organi di controllo e associazioni animalistiche per monitorare le questioni relative al randagismo e al governo degli animali nel Comune di Treviso e valutare azioni conseguenti.
Ufficio informazioni tutela e benessere degli animali
Costituire un ufficio informazioni per la tutela e il benessere animali presso il Comune o presso i vigili. Un punto di riferimento per i cittadini che desiderano informarsi sulle normative, sugli enti e sui servizi relativi; vietare caccia in Comune di Treviso.
No circhi con animali
Scoraggiare l’attendamento dei circhi con animali emanando ordinanze restrittive;
Progetti didattici
Attuare progetti didattici nelle scuole per sensibilizzare i più giovani relativamente al tema del rispetto dei diritti degli animali;
Diserbanti ecologici e innocui per animali
Promuovere l’utilizzo di diserbanti ecologici per strade e marciapiedi non dannosi per ambiente e animali.
Divieto dono animali in manifestazioni pubbliche
Vietare il dono di animali, d’affezione e non, come premio ricompensa od omaggio nell’ambito di feste e manifestazioni pubbliche.
Prevenzione randagismo
prevenire il randagismo promuovendo e incentivando il censimento delle colonie feline e attivando campagne di sterilizzazione a prezzi agevolati a favore dei proprietari di gatti.