Spazi sottratti alla biblioteca di Borgo Cavour: il M5S Treviso si oppone
Apprendiamo da una dichiarazione dell’Assessore alla Cultura Luciano Franchin, inserita in un articolo apparso sul Gazzettino di Treviso del 25 giugno, che dal prossimo mese di settembre verrà messo a disposizione della Biblioteca dei Ragazzi un nuovo spazio. Nulla da eccepire, se non fosse che quest’area verrà sottratta ai frequentatori della biblioteca storica di Borgo Cavour, un luogo che negli ultimi anni ha dovuto già dovuto subire una riduzione di spazi, che sono stati destinati proprio alla BRAT; ciò ha comportato non solo la perdita di posti di lettura per gli utenti, ma anche il trasferimento in deposito di opere di consultazione prima a scaffale aperto, con conseguente disagio per gli studiosi. L’assessore giustifica la scelta con la grande quantità di libri dati in prestito nel 2014 dalla BRaT: ma può essere questo un criterio sufficiente? Buona parte degli utenti della sede storica è rappresentata da studiosi di manoscritti, stampe, giornali, da utilizzatori di opere di consultazione come dizionari, lessici, enciclopedie, riviste scientifiche, che non possono, ovviamente, neppure essere chieste in prestito: il minor numero di prestiti è indice forse di poco utilizzo dei testi nella sede storica? È giusto rendere sempre più difficile il lavoro degli studiosi? Già oggi la biblioteca soffre per la carenza di spazi, e la risposta del Comune è quella di ridurli ulteriormente! Prima di una tale decisione sono stati interpellati i cittadini e gli utenti della biblioteca? Non ci risulta.
È lecito domandarsi quale ruolo rivesta per l’assessore Franchin la storica biblioteca di Treviso. A nostro parere essa è un simbolo della cultura cittadina, lo scrigno che custodisce preziose testimonianze della storia di Treviso e, in quanto tale, dovrebbe essere tutelata e valorizzata in ogni modo, dovrebbe essere il “gioiellino” più coccolato. Al contrario, negli ultimi anni è stata la sede più danneggiata dalle scelte dell’amministrazione, che, temiamo, avranno il duplice risultato di allontanare gli studiosi e di rendere la biblioteca di Borgo Cavour un luogo ancor più “distante” dai cittadini.
Aggiunge Domenico Losappio del meetup trevigiano del M5S: «Ostacolare il lavoro degli studiosi significa ostacolare chi si impegna, per professione o per semplice passione, a valorizzare il patrimonio della biblioteca, ovvero un patrimonio della città».
Comunicato Stampa n°10/15 del 26/06/2015