[vc_row][vc_column][vc_column_text]La quattordicesima tappa del nostro tour ci ha portato sabato 10 giugno a San Pelajo, quartiere a nord di Treviso che conta circa 3300 residenti e che è attraversato dalla strada provinciale 55 (SP55), meglio conosciuta come Strada di San Pelajo. Proprio quest’ultima ci è stata segnalata da tutti i residenti che abbiamo incontrato come il problema principale del quartiere. Non capita spesso che tutte le persone vengano a evidenziarci lo stesso e unico problema: a San Pelajo è successo, e ciò significa che il problema è molto sentito.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]La SP55 collega Treviso al Montello e attraversa il quartiere di San Pelajo tagliandolo in due. Tale strada, poco più larga di una normale strada comunale, è molto trafficata, non solo da mezzi ordinari ma anche da mezzi pesanti. Le auto e i Tir attraversano San Pelajo a velocità sostenuta e quasi mai rispettano i limiti di velocità; i residenti ci hanno segnalato quello che era chiaro anche a noi fin da subito avendo il nostro gazebo fronte strada.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]70 … 80 …90 km/h … a volte anche di più! I limiti di velocità vengono allegramente superati da auto, moto e Tir che sfrecciano in un centro abitato con attraversamenti pedonali, scuole, esercizi commerciali, immissioni laterali, generando una situazione di elevato pericolo. Ci dicono che negli anni gli incidenti, anche gravi, non sono mancati.
Servirebbe un intervento serio: San Pelajo va messo in sicurezza, questa strada va messa in sicurezza, soprattutto quando la situazione di pericolo è così evidente.[/vc_column_text][vc_media_grid element_width=”12″ grid_id=”vc_gid:1497855150270-b7b4cc88-2154-7″ include=”15670″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Il quartiere va disseminato in tutta la sua lunghezza di dissuasori estesi ciascuno per 10 o 20 metri con innalzamenti di 7 centimetri circa del livello stradale, preceduti da segnaletica orizzontale e da segnaletica verticale con luci lampeggianti. Un simile intervento obbligherebbe le automobili a rallentare e non darebbe loro la possibilità di raggiungere alte velocità in quanto, dopo 10-20 metri, dovrebbero “scendere” dal dislivello. Inoltre sarebbero opportuni restringimenti di corsia in corrispondenza dei passaggi pedonali e barriere di protezione per ciclisti e pedoni che in alcuni tratti (privi di pista ciclabile) vengono sfiorati da auto e camion. Bisogna fare in modo che limiti di 30/50 km/h diventino effettivi in centro abitato.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]E veniamo ora alla questione principale, ovvero: chi dovrebbe fare qualcosa? Già, perché pur trovandosi nel Comune di Treviso, la Strada di San Pelajo è una strada provinciale, la cui competenza ricade quindi in capo alla Provincia. Ma le province sembrano ormai destinate a scomparire, con sempre meno risorse a bilancio. E quindi? Non si fa nulla?
Il Comune potrebbe trovare con la Provincia qualche forma di collaborazione economica per la messa in sicurezza della strada? O lasciamo che il ping pong “non ho le competenze” da una parte e “non ho le risorse” dall’altra lasci le cose così come stanno?[/vc_column_text][vc_media_grid element_width=”12″ grid_id=”vc_gid:1497855150279-9dca0ee9-37d1-0″ include=”15671″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Anche altre sono state le criticità che i residenti di San Pelajo hanno evidenziato, che riportiamo qui di seguito.
- Un altro aspetto legato alla Strada di San Pelajo, ma anche alla questione della sicurezza in generale, è quello dei controlli. I residenti vorrebbero che i vigili passassero più spesso durante la giornata, soprattutto per monitorare la sicurezza di quella strada. Più in generale vorrebbero anche qualche passaggio notturno in più di polizia e carabinieri per dare quella sensazione di sicurezza di cui i cittadini hanno sempre più bisogno.
- Ci viene segnalata l’opportunità di sostituire il sistema semaforico all’incrocio fra Strada San Pelajo e Viale della Repubblica con una rotatoria che renda più fluido lo scorrere del traffico.
- Zanzare. Almeno metà delle persone che sono venute a parlare con noi ci hanno evidenziato la necessità di un trattamento anti zanzare nella zona; probabilmente la vicinanza di acque e campi ha portato, nelle precedenti estati calde, a una sovrappopolazione di questo insetto.
- Chiusura Strada Vecchia di San Pelajo. Alcuni residenti non comprendono l’utilità di chiudere un’uscita di Strada Vecchia di San Pelajo, soprattutto con quelle barriere mobili che sono state apposte. Questo ha destato molte perplessità anche perché pare che l’unica utilità sia quella di aver trasformato la fine della via in un parcheggio.
- Palo molesto. Necessità di intervenire su palo della luce di fronte al numero civico 78 di Strada San Pelajo. Il palo si trova in mezzo al marciapiede e costringe carrozzine e bambini in bicicletta a scendere in strada; una strada peraltro che, come abbiamo già detto, risulta essere piuttosto pericolosa.
[/vc_column_text][vc_media_grid element_width=”6″ grid_id=”vc_gid:1497855150284-1b6b8465-3c94-9″ include=”15672,15673″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
- Tombini. Pulizia periodica di quei tombini che i residenti hanno già segnalato e che a volte si intasano creando degli allagamenti. La zona che va spesso sott’acqua è quella di “Via Cartera” verso il Majo (allevamento di trote). Tutti gli scoli dovrebbero comunque venire puliti più spesso in quanto le zone più basse risentono maggiormente degli effetti alluvionali. Qualche anno fa con le bombe d’acqua sono andati sott’acqua anche giardini e qualche piano terra di abitazioni.
- Attrezzare un parco per attività ragazzi e famiglie. I residenti chiedono di meglio attrezzare almeno un parco con sfalcio periodico dell’erba, panchine e giochi, in maniera che diventi punto di riferimento per i ragazzi, anziani e famiglie a San Pelajo. Il parco giochi più in abbandono è quello di via San G. Bosco, con l’erba alta e poco utilizzato. Tra l’altro, da quando ha chiuso la pasticceria, manca di qualsiasi punto di ristoro. Il parco grande vicino alle scuole è mantenuto un po’ meglio, ha alcuni giochi, ma è poco vissuto; anche in questo caso, dopo la chiusura del bar che c’era nel condominio vicino, non ci sono più punti di servizio pubblico e di ristoro.
È stata una mattinata positiva e costruttiva, di utile confronto con i residenti di San Pelajo. Ringraziamo il quartiere per l’accoglienza e le segnalazioni.[/vc_column_text][vc_media_grid element_width=”6″ grid_id=”vc_gid:1497855150290-af8c8857-5153-9″ include=”15674,15675″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]prossime tappe del #QuartieriTour a questo link
articolo curato dagli attivisti: Michele Schiavinato
comunicato stampa inviato a media e giornali il 12/06/2017
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