La dodicesima tappa del tour dei quartieri degli attivisti del Movimento5Stelle Treviso, ci porta a San Liberale, un sobborgo di 4.000 abitanti a nord-ovest di Treviso. San Liberale è stato ideato e costruito nel dopo guerra come edilizia popolare destinata ai senza tetto dei bombardamenti; condomini con appartamenti dati in locazione “con riscatto”, che nel tempo sono in gran parte diventati proprietà privata. Una quota minore di alloggi è comunque rimasta di proprietà del comune, e avrebbero necessità di una manutenzione minima tale da renderli abitabili, così da poter ospitare nuovi nuclei famigliari.
Ricambio generazionale e integrazione. I figli della generazione che ha inizialmente popolato la zona, lo hanno in buona parte abbandonato, per costruirsi una famiglia altrove, facendo così posto a stranieri, che hanno portato nuova gioventù nella vita del quartiere. Il fenomeno a San Liberale è di rilievo, e solleva una delle questioni sulle quali siamo stati più sensibilizzati dai residenti: l’integrazione funziona o no? Su questo aspetto le opinioni sono differenti: chi dice che non funziona, chi dice che funziona e non c’è alcun problema.
Più che altro sembra che su questo incidano rapporti di vicinato nei singoli palazzi. Si può essere fortunati, e trovarsi a convivere con dei buoni vicini, o sfortunati, e trovarne di pessimi, e questo al di là del fatto che siano stranieri o trevigiani. Rispetto degli orari condominiali, tenuta in ordine e pulizia degli spazi comuni, pagamento delle spese condominiali, rumori: tutte quelle micce che in qualsiasi condominio innescano situazioni di cattivo vicinato, qui trovano a volte come criticità aggiuntiva la componente della diversa nazionalità. Vi sono però condomini in cui tutto fila liscio e problemi non ve ne sono e ciò dipende dalle persone. Basterebbe seguire poche regole di cortesia e buona convivenza che spesso risolvono molte situazioni: un saluto, quattro chiacchere leggere, offrire un caffè, e una persona da antipatica diventa simpatica, e molti attriti si scioglierebbero.
Da un lato bisogna ringraziare le famiglie di stranieri, che hanno abbassato l’età media dei residenti e portato linfa vitale a un quartiere un po’ invecchiato; dall’altro bisogna rilevare che usi, costumi e abitudini diversi, si trovano a dover convivere in uno stesso ambito. A colmare questo gap molto farà la scuola, che in una decina d’anni abbatterà ogni barriera tra i ragazzi, ma è bene vi siano anche delle iniziative di aggregazione e partecipazione.
La parola d’ordine è: nessuna comunità chiusa! Chi abita a San Liberale, di qualsiasi etnia sia, deve far parte di una comunità, conoscerne le regole e prendersi cura del quartiere, come tutti.
Sicurezza. Parliamo ora della sicurezza, perché sicurezza e integrazione sono due temi che vanno affrontati in maniera differente. I residenti sono chiari: “chi lavora e rispetta le regole è benvenuto”. Tuttavia le criticità ci sono e molti abitanti del quartiere chiedono più controlli: più vigili, più polizia, più carabinieri.
Ci hanno segnalato frequenti episodi di guida spericolata, sia di moto che di auto, in una zona che è fondamentalmente residenziale (effettivamente anche nella rotonda dove avevamo posizionato il gazebo abbiamo visto più di qualcuno che si è immedesimato troppo nel ruolo del pilota). Ci sono stati evidenziati inoltre: furti con scasso di auto parcheggiate, furti in appartamenti, risse e parcheggio selvaggio su marciapiedi. Auspichiamo vi sia un incremento delle attività di controllo su San Liberale.
Aggregazione, cultura e attività ricreative. I residenti ritengono opportuno aumentare tutte quelle attività culturali e ricreative che possano diventare occasione di incontro, condivisione e di aggregazione. Un quartiere popolato da molti anziani e da molti stranieri, ha un bisogno continuo di queste iniziative per sviluppare sempre più il sentimento di comunità. E allora ben vengano mercatini, piccole mostre, musica e cinema all’aperto. Anche il Teatro delle Voci dovrebbe venire utilizzato più spesso per le più svariate iniziative.
Politiche sociali. Anche in questo quartiere si rileva un numero crescente di casi di marginalità sociale: persone con reddito insufficiente ad arrivare alla fine del mese e anziani soli che vanno assistiti. Qui, per fortuna – ci dicono i residenti -, la parrocchia e altre forme di solidarietà volontaristiche vanno a coprire le situazioni più gravi e urgenti.
Problema con fognature e marciapiedi. Alcuni residenti del quartiere hanno segnalato problemi con lefognature; in alcune aree mancano del tutto, e lo scarico avviene in fossi situati in campi inaccessibili, su cui pare nessuno abbia giurisdizione. I cittadini si erano rivolti alla società che gestisce l’acquedotto – Alto Trevigiano Servizi s.r.l. -, ma questa ha dichiarato di non avere competenza in materia. A causa della mancata pulizia di questi fossati, quando piove, l’acqua sporca torna verso le abitazioni, causando l’allagamento dei piani seminterrati, soprattutto nei condomini di via Gruppo Conegliano. In alcune occasioni è dovuta intervenire addirittura la Protezione Civile per aspirare l’acqua con le idrovore. In altre aree la fognatura c’è, ma non è possibile effettuare nuovi allacci poiché la conduttura è già al massimo della capacità, e quando piove le acque di scarico faticano a defluire.
Inoltre, per quanto concerne i marciapiedi, alcuni sono diventati difficilmente agibili a causa dalle radici degli alberi che li deformano e li frantumano, soprattutto lungo la Feltrina e Viale Europa.
San Liberale resta tuttavia un quartiere urbanisticamente ben progettato, con servizi adeguati alla residenza: c’è tutto e a portata di mano. Qualcuno sentirebbe il bisogno di un piccolo supermercato di alimentari, magari in piazza Unità d’Italia, dove un tempo c’era un discount.
Segnaliamo infine un’interessante idea che alcuni residenti hanno attivato e che curano personalmente: la pagina Facebook di quartiere “circolo insieme San liberale in Treviso” molto utile per informare la comunità sulle diverse iniziative e attività.
È stata una mattinata molto positiva e costruttiva, di intenso confronto con i cittadini. Constatiamo con piacere che, grazie al “Quartieri Tour”, stiamo approfondendo dettagliatamente, la nostra conoscenza su Treviso.
Ringraziamo San Liberale per l’accoglienza, le segnalazioni e i suggerimenti preziosi, di cui faremo tesoro.
prossime tappe del tour a questo link
articolo curato dagli attivisti: Michele Schiavinato, Olimpio Zanchetta, Pierfranco Monni
comunicato stampa inviato a media e giornali il 30/05/2017
CLICCA QUI PER LASCIARE UNA SEGNALAZIONE PER IL TUO QUARTIERE
* * * * *
GrilliTreviso si sostiene grazie a DONAZIONI e autofinanziamento, se vuoi supportarci CLICCA QUI
Eventi e News direttamente sul tuo cellulare con il Canale Telegram: https://t.me/m5strevisonews