Museo Santa Caterina tra “baruffe chiozzotte” e caccia alle streghe
Da tempo imperversa sulla stampa locale e in Consiglio comunale la querelle in merito alle grandi mostre a Santa Caterina. Di fronte a un’opportunità fondamentale per la crescita del turismo e dell’indotto della città e di tutta la Marca, la maggioranza che non perde occasione di battibeccare e di attaccare a più riprese i propri nemici: i compagni di partito.
Una situazione grottesca e paradossale che vede in campo da una parte “i paladini della cultura con la C maiuscola”, e dall’altra “il mercificio della cultura” di cui sarebbero colpevoli il Sindaco Manildo e Marco Goldin, critico e curatore d’arte, visto quasi come un’incarnazione demoniaca dai suoi detrattori.
Ecco allora il susseguirsi di attacchi ad personam e pretestuosi processi alle intenzioni, e questo ancor prima di veder stanziare denari e concessioni sull’uso delle aree destinate a spazio espositivo.
Il Gruppo Cultura del Meetup Treviso – MoVimento5Stelle si chiede se, in mezzo alle concitate baruffe chiozzotte, si sia pensato anche solo per un attimo ai cittadini, ai commercianti di un centro storico ormai svuotato e impoverito. Si è pensato alla possibilità che i trevigiani forse vogliono una grande mostra? Al di là del “Goldin o non Goldin”, si è pensato al fatto che i lavori previsti per il complesso di Santa Caterina sono finalizzati a lasciare al museo uno spazio espositivo corrispondente ai moderni standard museali? Maria Angela Riva si fa portavoce delle riflessioni del Gruppo Cultura del M5S di Treviso:
“Ci auguriamo solo che Assessorato alla Cultura e società organizzatrice pensino ad una rete di attività e eventi paralleli che mettano in luce le importanti collezioni del museo, in modo che la grande mostra possa fungere da volano per far conoscere i capolavori e la storia della nostra splendida città. Una piccola brochure da consegnare ad ogni visitatore che indichi gli itinerari delle presenze storico-artistiche della città è poca cosa, e potrebbe sostituire, almeno in questo frangente, l’inattività di un Ufficio di Promozione Turistica che non ha mai funzionato e nei confronti del quale non si è mai voluto investire seriamente e e veramente.”
Comunicato Stampa n°4/15 del 18/02/2015