Direzione di MOM: Il tormentone continua
La poltrona di direttore di MOM sta diventando il tormentone dell’estate trevigiana. La mancata conferma (per ora) di Colladon suscita sdegno ai più: dalla sua parte un’inedita cordata di sindacati e partiti che passa dal PD alla Lega. Dall’altra il presidente Sartor, che ben conosce le dinamiche dei primi due anni di MOM.
«Chi vorrebbe Colladon riconfermato – spiega Giuliano Guidotto, del meetup di Treviso del MoVimento 5 Stelle –, lo indica comedeus ex machina di un’unificazione (mai avvenuta se non sulla carta) che, nelle intenzioni, avrebbe posto un sigillo di qualità sul trasporto pubblico locale in provincia di Treviso. Niente di più errato, tanto che tutt’ora continua la logica dei campanili e le divisioni interne ricadono sui passeggeri. Lo sanno bene a Conegliano e Vittorio Veneto, roccaforte dell’ex ATM, ove l’utenza è trasportata su autobus fatiscenti, vecchi di decenni e spesso non rispondenti a una logica che ponga la sicurezza dei cittadini al primo posto. Tutto ciò mentre a Treviso, feudo ex ACTT guidato per anni da Colladon, continuano ad arrivare bus nuovi ed ecologici. Eccezion fatta per il presidente, la guida di MOM è stata affidata a tre figure (direttore, vicedirettore e capo del movimento) interessate da legami personali prima che professionali.
È chiaro: se le cose non vanno, sono tutti pronti a coprirsi le spalle! Tanto che dei circa 1.200.000 € di utili al momento della fusione, a fine 2012, secondo l’ultimo bilancio ne sono rimasti solo 200.000! Non vorremmo che questi spiccioli siano il frutto di tagli indiscriminati alla spesa, come ad esempio la mancata consegna delle divise (obbligatorie per legge) ai dipendenti che ne fanno uso o la vendita in trattativa privata di alcuni autobus da turismo dopo che le aste erano andate deserte.
Forse – conclude Guidotto – le titubanze chi non ha ancora riconfermato Colladon non sono così ingiustificate».
Comunicato Stampa n°15/15 del 07/08/2015