Iscriversi non vuol dire per forza diventare attivisti in prima persona, ma la logica che sta dietro l’iscrizione a un meetup è proprio quella di prendere parte con più partecipazione alla politica locale. Una volta iscritti, basta entrare nel forum, prendere parte alla discussione e trovarsi agli incontri. Ed ecco che attraverso il virtuale si può diventare attivisti a Cinque Stelle reali, per esempio lavorando con uno dei gruppi di lavoro organizzati su economia, comunicazione e insomma tutto quello che fa parte della vita di un movimento politico.

È dai meetup che sono nate le liste civiche a Cinque Stelle, nel momento in cui si è deciso di fare il salto di qualità e tuffarsi nella politica vera. E adesso ogni lista civica nata e che ha affrontato almeno un’elezione ha il suo sito internet. Ma qual è la differenza tra il meetup di una città e la sua lista civica?

Mentre al meetup chiunque può partecipare in prima persona per dare una mano a organizzare eventi, gruppi di lavoro, ecc; una lista civica è una realtà diversa, più istituzionale, che ha il compito di proporre candidati per le varie tornate elettorali e muoversi tra consigli comunali e di zona.E che per nascere – a differenza dei meetup che possono sorgere con la sola volontà – ha bisogno di essere certificata dal blog di Grillo dopo che lo staff ha valutato che ci fossero tutti i requisiti.

E se qualcuno volesse fare il grande passo, e fondarla lui una lista civica a Cinque Stelle? Si può fare solo nei comuni in cui non esiste già. Ma una volta accertato questo, è sufficiente raccogliere le firme necessarie, mandare allo staff del blog tutti i documenti richiesti e avere i requisiti fondamentali (fedina penale pulita, ecc.). Non ci sono ideologie da seguire, non c’è una corrente politica vera e propria.

Teoricamente ogni persona incensurata e che non sia iscritto a nessun partito può creare una lista civica e candidarsi. E la cosa qualche polemica l’ha creata, per esempio quando Beppe Grillo disse: “Se un ragazzo di CasaPound (partito neofascista, ndr) volesse entrare nel Movimento 5 Stelle e ha i requisiti per entare io lo faccio entrare”.

Una dichiarazione che ha creato molte tensioni e di cui si è discusso a lungo. Ma Beppe Grillo avrebbe mentito se avesse detto diversamente. Perché? La cosa si può riassumere nelle due righe che si trovano nella pagina di iscrizione all’M5S: “Non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Non ideologie di sinistra o di destra, ma idee”.