Molta la gente intervenuta per parlare di sicurezza stradale e per la raccolta firme
Il gruppo GrilliTreviso, costituito dagli attivisti locali del MoVimento 5 Stelle, ha incontrato sabato 25 febbraio residenti e commercianti del quartiere di Canizzano: tema principale del banchetto è stato quello della messa in sicurezza della Strada di Canizzano. Con l’occasione gli attivisti hanno lanciato una raccolta firme per chiedere alla Giunta Comunale di intervenire immediatamente sull’arteria che collega Quinto a Treviso e ha presentato ai cittadini una proposta per aumentare la sicurezza della Strada di Canizzano.
L’afflusso di persone è stato notevole, segno che il tema della sicurezza stradale – dopo una lunga serie di incidenti – è molto sentita nel quartiere. Molte le firme già raccolte e molti i consensi ricevuti dalla proposta avanzata dagli attivisti del meetup trevigiano, i quali, al pari dei residenti intervenuti al banchetto, hanno sollevato perplessità relativamente alla soluzione annunciata dall’assessore Michielan, ovvero all’installazione e di un semaforo di fronte alla scuola San Giovanni Bosco e di un paio di dissuasori in aggiunta al limite di 30 km/h da poco in vigore.
Se, da un lato, un semaforo garantirebbe l’attraversamento pedonale in sicurezza, dall’altro nulla potrebbe fare per obbligare a moderare la velocità all’ingresso e all’uscita da Canizzano. Punti come il curvone ove si è verificato l’incidente dello scorso 20 gennaio rimarrebbero pericolosi esattamente come lo sono oggi: le auto potrebbero arrivare a tutta velocità fino al semaforo davanti alla scuola, si fermerebbero in caso di rosso e poi ripartirebbero senza incontrare alcun ostacolo fino a Santa Maria del Sile. Senza contare che si verificherebbe quel che già oggi accade nelle ore di punta al semaforo di fronte alla farmacia e al campo da calcio di Sant’Angelo: code interminabili!
Quanto al limite di velocità a 30 km/h è sotto gli occhi di tutti che si tratta di un provvedimento senza nessuna efficacia, dato che nessun mezzo, di fatto, lo rispetta.
Dal nostro punto di vista la soluzione potrebbe essere rappresentata dalla realizzazione tra l’inizio e la fine di Canizzano, di 3-4 di dissuasori estesi ciascuno anche per 10 o 20 metri – come quello nella foto che pubblichiamo in questa pagina –, ovvero innalzamenti di 7 centimetri circa del livello stradale, preceduti da segnaletica orizzontale che dia l’illusione ottica di un salto e da segnaletica verticale con luci lampeggianti che segnalino il dissuasore. Un simile intervento obbligherebbe le automobili a rallentare e non darebbe loro la possibilità di raggiungere alte velocità in quanto, dopo 10-20 metri, dovrebbero “scendere” dal dislivello. Inoltre, davanti alla scuola San Giovanni Bosco si potrebbe ralizzare un restringimento di corsia come ulteriore elemento che costringa a ridurrre la velocità.
Un altro intervento necessario sarebbe, a nostro parere, l’installazione di barriere protettive nei punti più critici, come il curvone presso la pizzeria Pizzeria Sile, ove, per di più, il marciapiede (sul quale si trova anche una fermata dell’autobus costituita solamente da un palo) è allo stesso livello della strada.
Ci auguriamo che questa nostra proposta e le osservazioni nostre e dei residenti e commercianti di Canizzano possano essere prese in considerazione dall’assessore Michielan e che, in ogni caso, gli interventi per la messa in sicurezza della Strada di Canizzano avvengano il prima possibile.
Proprio per sollecitare un immediato intervento da parte del Comune, la raccolta firme continuerà nei prossimi giorni: sarà possibile firmare ogni giorno fino alle 18 presso il panificio Pezzato (Via Canizzano 58) e dalle 18 presso la Pizzeria Pizze Sile (Via Canizzano 92).