Proprietari di immobili e piccoli imprenditori dell’edilizia dalla nostra parte.
Cominciamo con l’utilizzare un termine pesante: “devastante”. La situazione sul consumo del suolo in Veneto è precipitata in una maniera tale che definire devastante per l’integrità del nostro territorio è il termine più giusto che ci viene in mente. Devastante come una malattia che non vuole arrestarsi.
Dal 2012 al 2015 sono stati cementificati in Veneto una media di 12.765,2 mq al giorno. Questo ha portato il totale del cementificato in Veneto a oltre 2 miliardi e duecento milioni di mq superando per densità di cementificato anche la Lombardia (458mq/abitante).
Cementificare ha dei costi che si riversano sulla comunità; le recenti cementificazioni hanno provocato un mancato assorbimento di acqua in veneto per 1,7 miliardi di litri l’anno e non tutti sanno infatti che cementificare un singolo ettaro comporta una spesa di 6.500 euro l’anno solo per gestire le reti di raccolta delle acque. *
La Lega ha fatto finta.
Nel giugno del 2017 la Lega ha proposto e approvato una legge regionale sul consumo del suolo che è utile giusto per una comparsata televisiva o per fare aeroplanini di carta ma a nulla serve per risolvere il problema. Vi invitiamo a leggerla; si tratta della L.R. n. 14/2017.
Nella prima decina di articoli vi sono tutta una serie di buoni propositi ma è alla fine che casca l’asino, sulle “deroghe”: cioè tutti i casi in cui la stessa legge non si applica … che sono tanti (art. 11 e 12).
Un po’ come scrivere un bellissimo programma di dieta e poi alla fine: “… Rispetterò questa dieta tutto l’anno a parte nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica”. Una vera presa in giro per tutti i veneti.
Poi vi sono altri aspetti che stonano: la fissazione nell’anno 2050 per lo stop definitivo al consumo del suolo; la previsione di premialità costruttive aggiuntive; l’introduzione di concetti urbanisticamente ambigui quali: “ambito urbano consolidato”. Ma è inutile dilungarsi nell’analisi di una legge che ha più lati comici che seri.
È notizia di questi giorni la previsione dell’ennesima colata di cemento di 38.000 mq nel Comune di Silea in prossimità del parco del Sile. Ricordiamo che l’Ente Parco del Sile è governato proprio dalla Lega. Non è servita a molto questa legge. Quanto valore perderanno gli appartamenti e le case già esistenti a Silea? Quanto si deprezzeranno con questo surplus di offerta?
Dall’altro lato il PD non fa meglio.
Dal livello nazionale non arrivano certo buone notizie. In questi 5 anni il Governo non ha prodotto una legge sul consumo del suolo considerata ormai prioritaria da tutte le associazioni ambientaliste (vedi articolo sul blog). È la dimostrazione nei fatti del loro totale disinteresse di un argomento che invece dovrebbe essere al centro delle politiche ambientali e paesaggistiche del nostro paese.
Le cose o si fanno per finta o si fanno sul serio … e qui si è fatto finta.
Il Movimento 5 Stelle a Treviso farà sul serio.
Il Movimento 5 Stelle a Treviso, nel momento in cui andrà al governo della città, utilizzerà tutti gli strumenti urbanistici di competenza per garantire da subito un consumo del suolo nel Comune di Treviso pari a zero.
Saranno contenti non solo coloro che hanno a cuore l’ambiente e la salute pubblica ma anche i proprietari di immobili e i piccoli imprenditori dell’edilizia.
- I proprietari di immobili hanno visto crollare negli ultimi anni il valore di case e capannoni a causa dell’eccesso di offerta. Si è costruito troppo e la legge di mercato insegna che quando l’offerta supera la domanda il valore crolla. Molti hanno investito i risparmi di una vita in quello che pensavano fosse un bene “rifugio” e si sono ritrovati invece con una perdita di valore. Noi bloccheremo questa situazione.
- I piccoli imprenditori dell’edilizia. Già, perché l’impossibilità di consumare altro suolo porterà obbligatoriamente alla necessità di rigenerare e riqualificare l’esistente. Piastrellisti, idraulici, elettricisti, pittori, piccole imprese edili avranno nuove opportunità nel mercato della riqualificazione. Bloccare il consumo del suolo porterà lavoro e nuove economie.
Difendiamo il territorio, difendiamo il valore degli immobili esistenti, creiamo nuove opportunità di lavoro; noi lo faremo.
Tra i sindaci che ci possono insegnare fino a che punto ci si può spingere nella tutela del territorio c’è Matilde Casa, sindaco di Lauriano (Piemonte) che ha utilizzato ogni strumento a propria disposizione per bloccare l’insensato consumo del suolo e che per questo ha subito un processo per abuso d’ufficio di tre anni nel quale è stata assolta con formula piena.
Tale sentenza è fondamentale perché costituisce un precedente a difesa dei sindaci che vorranno approvare un piano regolatore che riduce la superficie edificabile nel comune. Vi invitiamo a leggere la sua storia.
Chi ci sta?
Qui a Treviso abbiamo tutti gli strumenti urbanistici per fare la differenza rispetto alle politiche regionali e nazionali.
In Primavera 2018 avranno luogo le elezioni comunali che porteranno un nuovo Governo alla guida di Treviso. È di fondamentale importanza che i partiti e le liste che si candidano chiariscano inequivocabilmente all’opinione pubblica la propria posizione sulla questione del consumo del suolo. Perché è il Comune che decide dove e come si può edificare.
Chiediamo a tutti gli altri candidati di seguirci nel nostro intento di un piano urbanistico per Treviso a consumo zero basato unicamente sulla rigenerazione e sul riutilizzo dell’esistente. Chi ci sta?
Qui o si fa finta, o si fa sul serio.
*Fonti Ispra e Soil Sealing Istitute for Advanced Sustainability Studies
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comunicato stampa inviato ai media il 24/12/2017
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